Ci siamo riusciti !!!
Quest’anno siamo riusciti a portare in scena il saggio di fine corso del laboratorio teatrale, contro ogni pronostico e aspettativa, visto il periodo pandemico trascorso che ci ha costretti e interminabili periodi di lezioni online.
Ma perché parlo al plurale?
Perché il teatro è proprio questo.
E’ un gruppo di persone, una squadra.
Un gruppo di persone unite, umili, pronte ad imparare, che vogliono raggiungere il traguardo, anzi superare quel traguardo che sembrava lontanissimo all’inizio ed irraggiungibile.
Ogni anno la fine dei corsi mi lascia sempre quella sensazione mista di sollievo e di malinconia.
Sollievo, si, perché gli allievi sono andati in scena.
Sollievo perché, insieme a Federica, siamo riusciti a trasmettere la nostra passione per il teatro.
Ma oltre al sollievo, si fa viva anche una sensazione di malinconia, si, perché quel giorno dedicato al corso, ora non c’è più.
Quella serata non viene più riempita dalla voce del gruppo, dalle loro risate, dal suono delle battute. Ora rimane silenzio e una sala vuota.
Sapete, un gruppo di teatro, alla fine, diventa come una famiglia.
Come in ogni famiglia, ci sono diversi elementi. Il simpatico, l’elegante, la puntigliosa, il ritardatario, lo smemorato … etc.
Ma diventa una famiglia, e ci si vuole bene.
Questo è teatro, questo è un gruppo coeso di persone che imparano a conoscersi e a lottare per uno scopo comune.
Il percorso fatto quest’anno a Galzignano è stato molto importante, e mi ha lasciato molte emozioni.
Magari, il periodo di pandemia, ha amplificato tutto questo, ha portato alla luce quelle nostre emozioni primordiali che prima forse erano quasi scontate.
Per quello che ho vissuto quest’anno devo ringraziare la mia collega di avventure e amica Federica, con la quale condivido l’insegnamento di questo corso e che deve sopportare i miei momenti di sclero.
Devo ringraziare poi il mitico Giannino dell’Auser di Galzignano che è sempre stato super disponibile nel venirci ad aprire il teatro.
E poi devo ringraziare loro, quegli “allievi” che hanno resistito fino alla fine.
Giuseppe, Rossella, Stefano, Alessandra, Nicola, Antonella, Sara e Katia.
Persone che conoscevo e che ho conosciuto, persone che sempre mi stupiscono e sempre mi arricchiscono.
Persone a cui voglio bene, anche se qualche volta… persone che sono diventate un gruppo, che sono diventate… una famiglia.
